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Nella poesia di Mircea Cartarescu - capofila della generazione dei poeti e scrittori degli anni '80 vissuti sotto il regime di Ceausescu - niente è quello che sembra: il lavandino s'innamora delle stelle stampate sulla tenda di plastica della cucina e lo confida ai barattoli di mostarda nella dispensa e alle stoviglie nello scolapiatti; la motocicletta parcheggiata accanto alla vetrina del negozio che ripara televisori s'interroga sull'esistenza sotto la volta stellata; l'amore compare in tuta da sci, le biblioteche nazionali diventano chewing-gum. Dalla sua vasta produzione in versi l'autore rumeno ha espressamente scelto i testi per quest'edizione italiana, a disegnare un movimentato "autoritratto" nella traduzione di Bruno Mazzoni.